Il nostro LAVORO

Passione, esperienza e pazienza

Il nostro vino è l’espressione del nostro lavoro, un lavoro duro svolto manualmente. Il dolcetto è un vitigno difficile che ha bisogno di attenzioni continue, solo lo stretto rapporto tra l’uomo e la vigna permette risultati ottimali. Ogni periodo dell’anno è scandito da un nuovo lavoro, fatti nella loro totalità in modo manuale.

La forma di allevamento che noi utilizziamo viene chiamata a guyot. Viene scelto un tralcio dalle quali nasceranno le gemme che daranno vita a loro volta ai tralci fruttiferi. La potatura media del dolcetto è intorno alle otto gemme, ma la scelta deve essere fatta in base alla forza della pianta che può essere valutata osservando lo sviluppo dei tralci nell’anno precedente.Questa lunga operazione dura tutto l’inverno fino all’inizio della primavera. Con questo lavoro si determina tutta l’annata, quindi richiede massima attenzione e conoscenza della pianta.

Dopo la potatura i tralci non scelti, chiamati sarmenti, vengono tagliati, ma non persi, infatti essi serviranno o a concimare il terreno nel momento della trinciatura oppure alcuni vengono raccolti in fascine che poi utilizziamo per scaldare il forno dove produciamo il pane che consumiamo giornalmente.

Il tralcio che abbiamo scelto durante la potatura viene piegato sul filo orizzontale e viene legato, il alcuni casi utilizziamo ancora i rami dei salici (da noi chiamati guret) in modo da permettere al tralcio di crescere senza strozzarlo.

Viene effettuata in primavera-estate e viene chiamata anche potatura verde, in quanto si svolge sugli organi verdi della pianta. Vengono eliminati i germogli che pur uscendo dal capo a frutto sono sterili e non servono per la potatura dell’anno seguente. Inoltre, vengono eliminati tutti i tralci doppi facendo già un primo diradamento. Lo scopo di questa operazione è quello di evitare che la chioma si infittisca, va effettuata il più presto possibile (a germogliamento ancora in corso) quando i germogli sono ancora teneri.

Verso gli inizi di luglio i tralci dei vigneti vengono piegati sull’ultimo filo, contenendone la crescita. Nel nostro caso i tralci che superano l’ultimo filo verranno tagliati con la macchina, questa operazione viene chiamata cimatura

Per il Dolcetto, uva molto delicata, questo lavoro è importante e va fatto con molta attenzione, infatti bisogna andare a togliere le foglie interne al filare in modo da evitare umidità, ma bisogna lasciare le foglie esterne che danno ombra e protezione ai grappoli, soprattutto nelle vigne esposte al sole più caldo.

Con questa operazione viene tolta una parte dell’uva, permettendo a quella rimasta una maturazione migliore, normalmente vengono lasciati i grappoli più sani e grandi. Questa operazione viene fatta quando il grappolo ha già iniziato a cambiare colore.

La vendemmia è il momento culmine dell’annata, dove finalmente vengo raccolti i frutti del nostro lavoro, viene fatta manualmente, perché durante la vendemmia vengono presi con cura i grappoli, andando a scartare gli eventuali acini secchi o marci. L’uva viene raccolta in cassette di plastica aperte da circa 22 kg, in modo che l’uva può rimanere areata durante il tragitto in cantina